Il rapporto banca-impresa è una sorta di evergreen negli studi della finanza aziendale in generale e di economia
delle aziende di credito in particolare. Dato che, la ragion d’essere delle banche è, oltre allo svolgimento della banca
centrale, quella di erogare finanziamenti alle imprese per il sostenere l’attività corrente.
Per un impresa quanti rapporti bancari è conveniente intrattenere?
L’alternativa rapporto unico/rapporto plurimo è mal posta, in quanto per l’impresa ci sono indiscutibili vantaggi
a intrattenere più di un rapporto contemporaneamente: ottenimento di una maggiore disponibilità di fondi; accesso
a un profilo differenziato di servizi, offerte e capacità; possibilità di mettere in concorrenza fornitori alternativi
di fondi e/o servizi e riduzione dei controlli che possono insorgere con il finanziatore in caso di rapporto esclusivo.
Un eccessivo numero di rapporti è tuttavia dannoso, in quanto porta alla perdita di gran parte dei vantaggi connessi
alla relationship lending, ed è suscettibile ad innescare comportamenti opportunistici sia da parte della banca
(free riding nell’attività di monitoring) sia da parte della banca (free riding nell’attività di monitoring) sia dalla parte
della banca (free riding nell’attività di monitoring) sia da parte dell’impresa ( opacità, moltiplicazione dell’accordato
e “rientri selettivi”).
Lo Studio assiste le aziende a selezionare gli istituti di credito con cui stabilire dei rapporti e aiutano l’imprenditore
a stabilire migliori condizioni contrattuali. Attraverso la raccolta di informazioni quantitative e qualitative
dell’azienda, lo studio è in grado di elaborare dei piani di finanziamento (breve-medio-lungo termine) con adeguati
strumenti finanziari (accredito in c/c s.b.f. sconti di effetti ecc.) conformemente a quelle che sono le particolari
esigenze dell’impresa