- 5 marzo 2023
- Postato da: studimpresa
- Categoria: Il nostro Blog, In Primo Piamo
Dal 1 marzo è aperta la possibilità di presentare una domanda per l’accesso al bonus pubblicità, ovvero un sostegno specifico per servizi di promozione. Si tratta di un credito di imposta da richiedere nel caso di investimenti in ambito pubblicitario, tramite diversi canali. Non rientrano nell’agevolazione interventi relativi a televisione e radio.
L’agevolazione viene riconosciuto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie.
La domanda per beneficiare del Bonus pubblicità deve essere trasmessa dal 1° al 31 marzo 2023. Rispetto al 2022 ci sono alcune novità, tra cui il ripristino del regime ordinario, sospeso dal Decreto Sostegni bis, pertanto il credito d’imposta viene concesso nella misura del 75%.
Per presentare la domanda è necessario accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate con SPID, carta d’identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Il bonus viene riconosciuto alle imprese, ai lavoratori autonomi e agli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie.
Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti pubblicitari effettuati su emittenti televisive e radiofoniche, sia analogiche che digitali.
Il bonus pubblicità può essere richiesto solamente come credito di imposta, quindi non si tratta di una somma di denaro erogata direttamente ai soggetti interessati. Possono richiedere questo bonus i soggetti che sostengono spese pubblicitarie che rientrano nel bonus, in particolare:
- Imprese;
- Lavoratori autonomi;
- Enti non commerciali.
Potranno beneficiarne soltanto coloro che hanno effettuato investimenti sulla stampa quotidiana e periodica e anche online. Il tetto di spesa per il 2023 è di 30 milioni di euro e le risorse saranno ripartite in misura proporzionale al credito spettante in caso di mancanza di fondi rispetto alle richieste presentate. Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti pubblicitari effettuati su emittenti televisive e radiofoniche, sia analogiche che digitali.
Il bonus pubblicità determina che il credito di imposta viene applicato sul 75% della spesa in pubblicità, non sul totale. Trattandosi di un credito di imposta, i soggetti interessati, che possono essere imprese di piccole, medie o grandi dimensioni, ma anche lavoratori autonomi singoli e enti non commerciali, dovranno poi presentare a gennaiop la dichiarazione sostitutiva sugli investimenti nella pubblicità.
Il bonus può essere richiesto direttamente all’Agenzia delle Entrate, tuttavia sarà necessario ricordarsi che a gennaio si dovrà svolgere la seconda parte della richiesta.
Al momento è possibile procedere con la prima parte inviando le spese sostenute e quelle che si desidera sostenere durante l’anno, mentre da gennaio 2024 sarà possibile presentare la dichiarazione che contiene tutte le spese effettivamente sostenute.