- 3 marzo 2022
- Postato da: studimpresa
- Categoria: Il nostro Blog
Quando si svolgono prestazioni occasionali di importo superiore a 5.000 euro (lordi) annui, devono essere versati contributi previdenziali. L’obbligo contributivo alla gestione separata INPS è ripartito tra committente (2/3) e prestatore (1/3).
I rapporti di lavoro autonomo occasionale caratterizzano per i seguenti requisiti:
- Lo svolgimento di un’attività di tipo professionale, intellettuale;
- Lo svolgimento dell’attività in completa autonomia circa il tempo e il modo di effettuazione della prestazione;
- Esecuzione istantanea del rapporto lavorativo, e cioè per un fatto contingente, eventuale ed episodico.
Sostanzialmente, deve trattarsi quindi di un rapporto il cui interesse delle parti si esaurisce al raggiungimento del risultatostabilito. Terminato quell’obiettivo l’interesse delle parti viene meno e l’attività non prosegue. Infatti, nelle prestazioni occasionali è esclusa l’abitualità dell’attività. Pertanto, quando il rapporto è caratterizzato da un interesse durevole del prestatore di lavoro o del committente a svolgere o ricevere rispettivamente nel tempo, una o più prestazioni anche periodiche, non può essere utilizzata la disciplina delle prestazioni occasionali. In questi casi, bensì, deve essere obbligatoriamente aperta la partita Iva oppure avviato un rapporto di lavoro dipendente .
Quando il prestatore nel lavoro autonomo occasionale supera la soglia di 5.000 euro lorde annue nel corso dell’anno, scattano per esso obblighi legati ai contributi previdenziali obbligatori. Si tratta dei contributi dovuti alla Gestione Separata Inps.
In questo contributo andrò ad analizzare le peculiarità del lavoro autonomo occasionale e i relativi obblighi contributivi.