- 5 marzo 2025
- Postato da: studimpresa
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Il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto attuativo con scadenze e istruzioni per l’esonero contributivo al 100% sulle assunzioni di personale di età inferiore a 35 anni.
Si tratta del Bonus Giovani del DL Coesione, autorizzato nei giorni scorsi dalla Commissione Europea.
L’incentivo, previsto dall’articolo 22 del decreto-legge 7 maggio 2024, n. 60, convertito con modificazioni dalla Legge 95/2024, riserva un’amara sorpresa per le aziende che attendevano l’avvio degli incentivi:
le agevolazioni dal 1° settembre 2024 restano escluse, limitandosi a quelle dal 31 gennaio 2025.
Contrariamente a quanto inizialmente previsto, il decreto attuativo specifica che l’esonero contributivo si applica esclusivamente alle assunzioni effettuate a partire dal 31 gennaio 2025,
data di autorizzazione della misura da parte della Commissione Europea, e fino al 31 dicembre 2025.
Ai datori di lavoro privati che a decorrere dalla data di autorizzazione della misura da parte della Commissione europea e fino al 31 dicembre 2025 assumono personale non dirigenziale con contratto di
lavoro subordinato a tempo indeterminato o effettuano la trasformazione del contratto a tempo determinato in contratto a tempo indeterminato è riconosciuto, per un periodo massimo di ventiquattro
mesi, un esonero contributivo secondo i criteri e le modalità definiti agli articoli 3 e 4 del presente decreto.
Pertanto, le assunzioni effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 30 gennaio 2025 non rientrano nell’agevolazione, diversamente da quanto preannunciato.
Il bonus prevede l’azzeramento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per un massimo di 24 mesi, con un tetto di 500 euro mensili per lavoratore. Per le aziende con sede nelle
regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), il limite massimo di esonero sale a 650 euro al mese.
L’importo dell’agevolazione non può comunque superare il 50% del costo salariale annuo per il lavoratore assunto, come previsto dall’articolo 2 del Regolamento (UE) n. 651/2014.
L’agevolazione spetta ai datori di lavoro privati che assumono giovani con le seguenti caratteristiche:
- età inferiore ai 35 anni alla data dell’assunzione;
- nessuna esperienza lavorativa a tempo indeterminato precedente (salvo casi di apprendistato non proseguito come contratto ordinario);
- assunzione con contratto a tempo indeterminato, compresa la trasformazione da tempo determinato a indeterminato.
L’esonero può essere richiesto anche per i lavoratori che hanno avuto un precedente contratto a tempo indeterminato presso un datore di lavoro che ha beneficiato parzialmente dell’incentivo.
Il bonus è compatibile con la maggiorazione del costo del lavoro ammesso in deduzione in caso di nuove assunzioni, ai sensi del decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216.
Non possono invece beneficiare dell’esonero le assunzioni che rientrano nelle seguenti cause di esclusione:
- imprese in difficoltà ai sensi dell’articolo 2 del Regolamento (UE) n. 651/2014;
- aziende che hanno ricevuto aiuti di Stato illegittimi e non li hanno restituiti;
- rapporti di lavoro domestico e di apprendistato;
- assunzioni che beneficiano già di altre riduzioni o esoneri contributivi.
Per accedere all’esonero, i datori di lavoro devono rispettare i consueti requisiti previsti dalla normativa sugli incentivi all’occupazione:
- regolarità contributiva e rispetto delle condizioni contrattuali;
- assenza di licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o collettivi nei sei mesi precedenti l’assunzione, nella stessa unità produttiva;
- mantenimento del posto di lavoro per almeno sei mesi (il licenziamento del lavoratore assunto con esonero o di un dipendente con la stessa qualifica entro sei mesi comporta la revoca del beneficio e il recupero dell’incentivo già fruito).Le domande devono essere presentate all’INPS in via telematica, secondo le modalità che saranno definite dall’Istituto. La richiesta dovrà contenere i dati del datore di lavoro e del lavoratore assunto, la tipologia di contratto e il livello retributivo nonché la sede di lavoro del dipendente.L’INPS valuterà le richieste sulla base delle risorse disponibili, con una verifica della capienza finanziaria territoriale assegnata dal Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027. Le domande saranno accolte fino a esaurimento delle risorse disponibili.
L’INPS effettuerà anche verifiche periodiche sui datori di lavoro beneficiari, avvalendosi delle proprie banche dati e delle informazioni fornite dal Ministero del Lavoro e dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
In caso di indebita fruizione dell’esonero, l’azienda sarà tenuta a restituire l’importo ricevuto, con l’applicazione delle sanzioni previste dalla normativa vigente.